giovedì 23 novembre 2017

"Non si smette mai di essere mamma": a 98 anni va in casa di cura per assistere il figlio 80enne


Un rapporto davvero speciale: a Liverpool Ada Keating ha deciso di seguire Tom nell'istituto per anziani. I due trascorrono il tempo giocando e guardando la tv

INSEPARABILI, uniti da quel legame speciale che esiste solo tra madre e figlio. Ada Keating ha 98 anni e ha sempre vissuto con il figlio Tom, che di anni ne ha 80 e che non si è mai sposato.

Nel 2016 Tom è stato ricoverato nella casa di cura di Moss View Care di Liverpool, per motivi di salute. Così, un anno dopo la madre ha deciso di trasferirsi nello stesso istituto per stargli vicino.

I due, racconta Liverpool Echo, trascorrono il tempo giocando o guardando serie tv. "Auguro a Tom buona notte e buongiorno - racconta Ada - e quando vado dal parrucchiere so che lui aspetta il mio ritorno a braccia aperte. Non si smette mai di essere mamma".

"Sono contento di vedere più spesso mia madre - ha detto Tom -. Lei è molto brava a prendersi cura di me e a volte mi dice ancora: 'Comportati bene!'". Un amore immenso, che ha commosso anche il personale della struttura: "Non è così frequente vedere madre e figlio nella casa di cura insieme - ha detto il responsabile Philip Daniels -. Vogliamo che restino insieme il più possibile", si legge sul Liverpool Echo.

Ada e suo marito Harry avevano quattro figli: Tom, Barbara, Margi e Janet morto all'età di 13 anni. Prima di andare in pensione, Tom era un pittore e decoratore, mentre Ada era un'infermiera ausiliaria presso il Mill Road Hospital.

Nella casa di cura, Ada e Tom ricevono spesso la visita della nipote dell'anziana, Debi Higham, e degli altri membri della famiglia. "È rassicurante per noi sapere che si prendono cura di loro a vicenda 24 ore su 24".



di Piera Matteucci

30 ottobre 2017

FONTE: Repubblica.it


Eh, l'immenso Amore delle madri! Vogliamo sempre bene alle nostre care mamme, perchè l'Amore che loro hanno per noi figli è incommensurabile. Vogliamogli sempre bene e dimostriamoglielo ogni volta che possiamo!

Marco

venerdì 17 novembre 2017

Mark Bustos, il parrucchiere dei senza tetto di New York


La storia di Mark Bustos è legata alla solidarietà e al desiderio di fare qualcosa di bello e di buono per gli altri. Accade, infatti, che in una metropoli incredibilmente popolosa e frenetica come New York un ragazzo di origine filippina metta la sua arte a servizio dei senza tetto. Mark Bustos lavora come parrucchiere in uno dei saloni più trendy di Manhattan, ma ogni domenica scende in strada con uno sgabello e i suoi fidati forbici e rasoi, per offrire un taglio di capelli e una rasatura a chi non può certo permettersela oppure ha altro a cui pensare. La sua ragazza lo supporta e chiede ai senzatetto se desiderano qualcosa da mangiare e porta loro un po’ di cibo mentre Mark li acconcia "per le feste".

L’idea è venuta a Mark nel 2012, dopo aver fatto un viaggio nelle Filippine per andare a trovare la sua famiglia e durante il quale ha deciso di prendere in affitto una sedia da barbiere e omaggiare di un taglio di capelli i bambini poveri del suo quartiere. Da qui l’idea di ripetere questo bel gesto anche tra le vie di New York, dove i senza tetto si muovono come presenze invisibili. Un taglio di capelli può donare un pizzico di dignità e aiutare le persone a trascorrere una giornata migliore e dunque, ogni domenica, Mark si sposta per le strade della Grande Mela alla ricerca dei più bisognosi e offre loro un nuovo taglio di capelli o una semplice rasatura.


Mark documenta il suo lavoro con immagini che poi pubblica su Instagram con il tag #BeAwesomeToSomebody. Alla domanda se si ricorda in particolare di qualcuno, Mark risponde che gli è rimasta impressa la storia di Jemar Banks. “Durante il taglio – ricorda Mark in un’intervista – non proferì quasi parola. Alla fine gli porsi uno specchio per vedere il risultato.

L’unica cosa che disse fu: "Conosci qualcuno che potrebbe offrirmi un impiego?". Si tratta della riprova che vedersi puliti allo specchio può stimolare le persone a cambiare vita, anche se non è facile e molti sono gli ostacoli da superare
.

Un caso analogo si era verificato alcuni anni fa, quando il programmatore Patrick McConlogue era rimasto incuriosito da Leo, un clochard diverso dagli altri in quanto sobrio e curato. Patrick aveva deciso di spiegargli come funziona il linguaggio di programmazione e in sole quattro settimane Leo era riuscito a sviluppare un’app sul riscaldamento globale e il cambiamento climatico. Si tratta di gesti che possono cambiare il corso della vita di una persona e che fanno bene al cuore, in quanto raccontano che la vita è meravigliosa e riserva sorprese straordinarie quando meno ce lo aspettiamo.

di Alessia Martalò

12 marzo 2015

FONTE: Myusa.it

sabato 4 novembre 2017

Hai presente l’acqua fresca? Così è Maria


Che gioia incontrare dell’acqua limpida e fresca quando il caldo ci provoca arsura, o brucia il nostro corpo esposto al sole. La sua freschezza allieta, ma anche la limpidezza, segno che niente di sporco l’ha contaminata. Ci sentiamo sicuri quando nella sua trasparenza l’acqua lascia intravedere “il fondo” delle cose, e siamo attirati ad esplorarla. Toccandola, immergendosi in essa o bevendola è come se queste sue stesse qualità entrassero in noi e ci rendessero tali. E perché no, visto che per la maggior parte siamo composti d’acqua!

Hai presente l’acqua fresca? Bene, così è Maria: acqua fresca e pura, sempre pronta a scorrere in noi per lavarci delle scorie del peccato. Immersi in Lei avvertiamo la levità dell’essere che può così abbandonarsi libero grazie all’assenza di gravità, come nel mare, quando stiamo “a galla”. Solo che qui non si parla di forza di gravità ma della gravità della colpa, nostra o altrui, al peso del mondo, che ci opprime con le sue esigenze materiali, pressanti ed invadenti.
Sgorgando dal cuore del Padre, fonte di Grazia perennemente aperta, Maria giunge a noi come un agile ruscello, capace di superare ogni ostacolo che trova innanzi, scavalcando le pietre della nostra ostinazione e insinuandosi nelle fessure della nostra anima, per rinfrancarla e abbeverarla. Ogni suo tocco è beneficio, ogni goccia è sollievo. Procede sicura e tranquilla come un torrente che fluisce dall’Eterno ed entra nel tempo, riempiendo i canali di vite essicate, irrigando i campi dei poveri prosciugati dall’avidità dei ricchi, colmando il vuoto di morti improvvise, di lutti impensati.
Intere popolazioni soffrono la siccità della Fede, e Lei pioggia benefica, si effonde calma e regolare, ammorbidendo i cuori, che come zolle di deserto giacevano induriti perché nessuno annunciava loro Verità.
Ma non finisce qui. Se taci l’acqua diventa musica e calma la mente affannata; come quando vicino al mare l’onda s’infrange sulla riva, o presso una fontana che a ritmo cadenzato versa acqua. Ascoltarla dona pace e quieta l’anima. E così se fai silenzio mentre preghi, senti la voce di Maria, avverti il suo canto, la melodia di note che escono incessanti dal Suo cuore per parlarci, rassicurarci e consolarci, come accade ai bimbi che sentono la voce della mamma.
E’ facile ricevere quest’acqua, basta porgere le mani. Possibilmente vuote. Anzi, il cuore, perché così Lei non va più via.




di Stefania Consoli

FONTE: Succede a Medjugorie…


Bellissimo scritto di Stefania Consoli che ho fatto subito mio. Un mio piccolo, modestissimo omaggio a Maria SS., Madre di tutti noi, fonte di acqua fresca e pura per chiunque La voglia accogliere.
Grazie Mammina Santa!

Marco