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lunedì 4 gennaio 2021

Mario, 12 anni, dona i suoi risparmi alla Croce Rossa: «Spero aiutino chi è meno fortunato di me»

Il ragazzino ha deciso di donare i suoi risparmi. In una lettera le motivazioni. Il presidente della Cri di Caltanissetta: «Donare è più bello che ricevere»

Una storia di umanità e solidarietà dalla Sicilia centrale. Anche se sembra un film o una fiction tv di Natale, quella che raccontiamo è una vicenda reale. Il protagonista è un ragazzino di 12 anni, il suo nome è Mario, che ha deciso di donare i suoi risparmi alla Croce Rossa di Caltanissetta. E lo ha fatto a suo modo, in maniera formale, accompagnando il gesto con una lettera.

«In occasione delle festività natalizie considerato il momento particolare in cui ci troviamo - scrive il ragazzino - ho pensato di devolvere alle persone più bisognose, da voi assistite, questa somma frutto dei miei risparmi. Spero che magari possa servire ad aiutare qualche mio coetaneo non fortunato come me. Vi ringrazio e vi auguro buone feste». Il dodicenne, che frequenta la seconda media in una scuola di Caltanissetta - accompagnato dai suoi genitori - è quindi andato nella sede della Croce Rossa ed ha consegnato i suoi risparmi e la lettera al presidente della Cri nissena Nicolò Piave.

I soldi verranno utilizzati per l’acquisto di giocattoli per delle famiglie che la Croce Rossa locale ha già individuato. «Questo è il nostro Natale - ha commentato il presidente Piave - Donare è più bello che ricevere. Mario rappresenta simbolicamente tutti i volontari che in questo periodo hanno donato il loro tempo, i loro risparmi, la propria competenza per gli altri».

Fra tante storie drammatiche che segnano la cronaca di questi mesi, l’azione di solidarietà natalizia di Mario, compiuta lontana dalle luci dei riflettori, è un esempio concreto e costruttivo, di attenzione verso il prossimo. E di speranza per tutti noi.


di Salvo Fallica

26 dicembre 2020

FONTE: Corriere della Sera

giovedì 11 giugno 2020

Da infermiere a rider, Mahmoud dona mille mascherine alla Croce Rossa: “Aiuto l’Italia”


Ha una famiglia da mantenere di 13 persone e vive e lavora in Italia dal 2012. Lui, Mahmoud Ghuniem Lufti, ha 35 anni è nato in Palestina e prima di lasciare il Libano, dove vivono i suoi cari, lavorava come infermiere. A Torino, dove si è trasferito lo scorso novembre, per mandare mese per mese soldi alla famiglia fa il rider per JustEat consegnando cibo a domicilio. Mahmoud in questi giorni di emergenza dovuta al coronavirus ha deciso di contribuire alla causa e, quando ha saputo che c’era un grande bisogno di mascherine, ne ha comprate mille donandole alla Croce Rossa di Torino.

Un gesto encomiabile, raccontato da quotidiano piemontese "La Stampa". “Quando c’è una situazione di emergenza, ognuno di noi è chiamato ad aiutare” ha spiegato il 35enne per motivare il suo gesto. “In Libano ero un infermiere poi ho vissuto tre anni in Norvegia, dove ho lavorato come muratore e operatore sanitario. In Italia sono stato a Brindisi, Foggia, Trani. Il mio sogno sarebbe tornare a fare l’infermiere, ma seguire i corsi mi impedirebbe di lavorare. E in Libano ho una famiglia da mantenere di 13 persone”.

Quando ho saputo del coronavirus, ho pensato che dovevo fare qualcosa. Sono andato a cercare una mascherina e ho visto che i prezzi aumentavano di giorno in giorno”. Così ne ha prese mille e le ha portate alla Croce Rossa perchévolevo aiutare il Paese che mi ha accolto
.

A Mahmoud arrivano i ringraziamenti della presidente della Croce Rossa di Torino Maita Sartori: “Grazie per il suo cuore. Questa storia rappresenta per noi un nobile esempio del primo e più importante principio della Cri: l’umanità”.


27 febbraio 2020

FONTE: Il riformista