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giovedì 24 settembre 2020

Palazzuolo sul Senio, libri al posto delle slot nel bar: “Ho visto troppa gente perdere tutto”

Dopo aver rilevato il locale, ha tolto di mezzo le slot machine, ha affittato una stanza vicina e l’ha trasformata in una libreria aperta al pubblico; ed ora ora gli abitanti del paese del Mugello vanno a leggere da lui bevendo un caffè. “Guadagno meno ma ho la coscienza pulita. Ho visto troppa gente rovinarsi”.


La prima cosa che ha fatto quando un anno fa ha rilevato dallo zio il bar-gelateria Gentilini di Palazzuolo sul Senio, in provincia di Firenze, è stato staccare la spina dell’ultima slot machine e disdire il contratto con il fornitore. E al suo posto ha messo un po’ di libri. Come spiega oggi Repubblica, la decisione di Lorenzo è maturata dopo aver visto i suoi concittadini — molti padri di famiglia — passare interi pomeriggi a giocare e perdere lo stipendio. E investire grosse somme di denaro nell’illusione, vana, di una vincita facile. “Non volevo essere complice di tutto questo. Non volevo rovinare la vita a nessuno. La ludopatia è una malattia seria, che fa male non solo a chi gioca, ma anche alle loro famiglie”, spiega.

Pazienza se qualche affezionato cliente, assiduo frequentatore delle slot, ha scelto di non entrare più: “Ho visto troppa gente rovinarsi. C’è chi ha perso 500 euro in poche ore — racconta Lorenzo Naldoni, 31 anni, una compagna e una figlia in arrivo a ottobre,— o anche chi, una volta finiti i soldi, si faceva tenere il posto da un amico per non perdere il turno e nel frattempo andava a prelevare altre banconote al bancomat per continuare a giocare”. “Certo — aggiunge lui — ho rinunciato a una fetta significativa di introiti derivanti dalla presenza delle slot machine che avrebbe potuto farmi comodo, soprattutto per un’attività agli inizi come la mia. Ma non mi importa perché la sera vado a dormire con la coscienza pulita”.

Una scelta che tanti altri negozianti hanno fatto in questi anni prima di lui. Ma il giovane barista è andato oltre. E dopo aver eliminato le slot machine, lo scorso dicembre, a pochi mesi dall’apertura, ha deciso di affittare una stanza vicina e comunicante al bar e di trasformarla in una piccola libreria aperta al pubblico. “Abbiamo installato un po’ di scaffali, tavoli e sedie per poter leggere in tranquillità magari bevendo un caffè. I primi libri li ho portati da casa. Altri poi ce li hanno regalati via via persone del posto”, racconta soddisfatto Lorenzo. In questi primi mesi l’esperimento del bar-libreria sembra essere piaciuto ai residenti e alla clientela: in tanti (lockdown permettendo) hanno cominciato a frequentarlo non solo per fare colazione o per pranzare al volo ma soprattutto per leggere.


di Biagio Chiariello

26 agosto

FONTE: Fanpage

venerdì 15 aprile 2016

«Al posto delle slot ho messo la libreria»


Sassari, Nanni Masala ha preso in gestione il bar Università due anni fa e ha eliminato le macchinette.

SASSARI. Una libreria che ospita dei vecchi vinili al posto di due slot machine mangia soldi. Nanni Masala, 31 anni, gestore dal 2014 dello storico “Bar Università” non si sente nè un marziano nè un fesso. «Ho sempre avuto un’idea diversa del bar - racconta mentre prepara caffè e aperitivi per i clienti - e così quando a gennaio di due anni fa ho preso la gestione del locale, ho deciso di eliminare quelle due macchinette che nella mia idea di caffetteria stonavano e al loro posto ho messo una libreria e creato una saletta relax».

Una decisione controcorrente che ha attirato l’attenzione del movimento cittadino “Sassari No Slot” che si batte contro la diffusione in città di sale da gioco. Il gruppo, nato qualche mese fa su facebook, per questo pomeriggio (8 aprile 2016) ha organizzato un flash mob in piazza Università che si concluderà con la consegna di una targa al giovane gestore per premiare la sua scelta coraggiosa.

«Sono molto onorato di questo riconoscimento - racconta Nanni Masala - ma non credo di aver fatto niente di particolare». Entrato ad appena 18 anni dietro il bancone dello storico bar nato nel 1957, due anni fa Nanni ha avuto la possibilità di rilevare la gestione. «Dopo tanti anni di lavoro - racconta - avevo capito che rinunciare alle macchinette e di conseguenza ai malati di slot machine avrebbe solo migliorato l’ambiente». Per togliere i due video poker nella saletta vintage, dove oggi i clienti prendono il tè e ascoltano i vecchi 33 giri, Nanni ha dovuto però aspettare sei mesi. «Purtroppo c’era un contratto con il monopolio - spiega - e ho dovuto attendere che scadessero i termini, altrimenti avrei dovuto pagare una penale».

Sono tantissime le associazioni cittadine che hanno aderito all’iniziativa di questo pomeriggio chiamata Slotmob, alla quale ha aderito anche il Comune. «Quello di oggi - spiega Michela Pilicchi Manca una delle organizzatrici - sarà il primo Slotmob a Sassari, abbiamo lavorato in tanti e sarà una bella festa, organizzata per premiare Nanni Masala un ragazzo che merita ogni bene. Chi come lui preferisce guadagnare meno, ma sentirsi a posto con la propria coscienza e dedicarsi ad accogliere coloro che frequenteranno il suo locale con ben più validi sistemi - conclude - merita d'esser scelto per la propria colazione, per l'aperitivo, per una serata con gli amici». E sui mancati guadagni dovuti alla dismissione delle slot macine è lo stesso gestore del “Bar Università” a sfatare un falso mito. «Ma chi lo ha detto che con le slot si guadagna - spiega Nanni Masala - io ci guadagnavo 200/300 euro in più è vero, ma da questo bisogna togliere le spese dell’energia elettrica e le tasse da pagare. Ma la verità è che i 7/8 clienti che ho perso quando ho tolto le slot - conclude il giovane barista - non erano dei veri clienti del bar, entravano dritti verso le macchinette e mi rivolgevano la parola solo per cambiare i soldi. Nel mio locale preferisco creare un clima completamente diverso».

di Luca Fiori

8 aprile 2016

FONTE: Lanuovasardegna.gelocal.it



Potrà sembrare una cosa piccola quello che ha fatto questo ragazzo, Nanni Marsala, nuovo gestore del Bar Università di Sassari, ma sono proprio queste "piccole-grandi" cose che rendono migliore la nostra società. Tanta, tantissima gente si è rovinata e si rovina tutt'ora a causa di queste macchinette..... e rinunciarvi, magari rimettendoci anche un possibile introito economico, per evitare che tante persone sperperino inutilmente le proprie risorse  economiche, fino talvolta a ridursi anche sul lastrico.... beh, significa molto a mio parere, vuol dire che Valori come quelli dell'Onestà, della Rettitudine, della Giustizia e della Generosità, valgono più di qualsiasi somma di denaro.
E allora lasciatemi dire un generoso "Grazie" a tutti i gestori di esercizi pubblici che aderiscono alla campagna Slotmob, ovvero a tutti coloro che rinunciano ad avere queste infernali slot machine "mangiasoldi" e "rovinapersone" all'interno dei propri locali, per  Amore e Generosità del prossimo e per Rettitudine interiore. Grazie a tutti voi che vi adoperate, in questo modo, a rendere la nostra società migliore, date un bell'esempio ed evitate a tante persone di rovinarsi.... grazie!

Marco