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venerdì 13 novembre 2020

Grande gara di solidarietà per Federica. In tanti a donare il sangue all’ospedale di Polla, la raccolta continua


Grandissima gara di solidarietà a Polla da parte di tantissime persone che hanno voluto donare il sangue per Federica, la giovane rimasta ustionata nella serata di sabato in un’abitazione a Teggiano.

Oltre 50 sono le persone che hanno risposto all’urgente bisogno di sangue "0 negativo" e che si sono recate questa mattina presso il Centro Trasfusionale del presidio ospedaliero "Luigi Curto". Un numero straordinario, se si considera la rarità del gruppo sanguigno, tanto che si è deciso di dedicare alla giovane teggianese anche le donazioni dei prossimi giorni.

Sarà infatti possibile anche domani, e poi da lunedì, recarsi all’ospedale di Polla, dalle 8 alle 11.30, per donare il proprio sangue "0 negativo" specificando che lo stesso dovrà essere indirizzato a "Federica Tropiano", ricoverata al Cardarelli di Napoli.

I genitori e la sorella di Federica hanno voluto subito ringraziare tutti coloro che questa mattina hanno partecipato alla donazione straordinaria e anche tutti i cittadini valdianesi che hanno contribuito a far giungere l’appello in ogni angolo: “Non esistono parole adatte a rappresentare l’emozione provata appena abbiamo saputo il numero delle persone che hanno risposto alla chiamata, che con un semplice gesto hanno voluto donare speranza alla nostra Federica. Ringraziamo tutti di cuore e invitiamo a donare ancora e sempre, perché ogni donazione può salvare una vita” .

E’ stato difficile organizzare il flusso enorme di persone ma poi, con il lavoro di tutti noi, siamo riusciti ad organizzare le operazioni di trasfusione in totale sicurezza – dichiara la dottoressa Elisa Focarile -. Al termine penseremo noi a trasferire le sacche di sangue al Cardarelli. In questo modo, grazie ad una sinergia tra il nostro Centro Trasfusionale e quello di Napoli, siamo riusciti ad evitare il trasferimento dei donatori all’ospedale napoletano, evitando assembramenti e potenziali rischi dovuti al contagio del Covid. Speriamo di contribuire ad una veloce guarigione di Federica” .

di Paola Federico

12 novembre 2020

FONTE: Ondanews


E' sempre bello riportare notizie come questa, dove la solidarietà e la generosità delle persone si moltiplica per cercare di aiutare una persona, Federica, rimasta gravemente ustionata. E quello di donare il proprio sangue è un grande Atto d'Amore.
Grazie veramente a tutti e..... forza, forza Federica, ti siamo tutti vicini!

Marco

sabato 2 luglio 2016

Strage Orlando, Mahmoud ElAwadi, musulmano, dona il sangue e scrive un intenso messaggio di solidarietà

Ha donato il sangue, anche se non poteva mangiare né bere a causa del Ramadan. Mahmoud ElAwadi, musulmano di 36 anni, emigrato dall'Egitto agli Stati Uniti, non ci ha pensato due volte a portare il suo piccolo aiuto ai sopravvissuti e ai feriti della strage di Orlando. Su Facebook ha pubblicato la foto del prelievo e ha scritto un potente messaggio di solidarietà, che ha raggiunto più di 400mila "mi piace" e oltre 170mila condivisioni. Come essere umano - ha spiegato poi - era il minimo che potessi fare per i miei amici americani.


- Sì, il mio nome è Mahmoud, un orgoglioso musulmano americano

- Sì, ho donato il sangue nonostante io non possa mangiare né bere a causa del Ramadan, come lo hanno donato centinaia di altri musulmani qui ad Orlando

- Sì, sono arrabbiato per ciò che è successo l'altra notte e per tutte le vite innocenti che abbiamo perso

- Sì, sono triste, frustrato e furioso per il fatto che un pazzo proclamatosi musulmano abbia fatto questo atto vergognoso

- Sì, sono stato testimone della grandezza di questo Paese, dal momento che ho visto centinaia di persone stare in piedi sotto al sole ad aspettare il loro turno per donare il sangue, dopo che era stato detto loro che c'erano almeno 5-7 ore di attesa

- Sì, questa è la nazione più grande sulla Terra: ho visto persone di ogni età, inclusi i bambini, distribuire volontariamente acqua, succhi di frutta, ombrelli, creme solari. Ho anche visto i nostri anziani veterani andare a donare il sangue e, insieme a loro, donne musulmane con con il hijab portare cibo e acqua ai donatori in fila

- Sì, possiamo rimanere uniti e prendere posizione contro l'odio, il terrorismo, l'estremismo e il razzismo

- Sì, il nostro sangue ha lo stesso aspetto quindi uscite fuori e donate perché i nostri concittadini americani sono feriti e ne hanno bisogno

- Sì, la nostra comunità nella Florida centrale ha il cuore spezzato ma mettiamo i nostri colori, le nostre religioni, etnie, i nostri orientamenti sessuali, le nostre idee politiche in disparte e uniamoci contro chi ha provato a ferirci 



Mahmoud ElAwadi è stato uno dei tanti cittadini rimasti in piedi per ore sotto al sole ad aspettare il proprio turno per donare il sangue. Un gesto d'amore, di civiltà e di solidarietà, che a molti è venuto del tutto spontaneo. Grazie per averci ricordato che siamo un'unica grande comunità in lotta contro l'odio, si legge in uno dei commenti sotto al post. Molti utenti lo hanno ringraziato per aver dimostrato che l'Islam è una religione di pace: Hai fatto ciò che avrebbe fatto qualsiasi altro buon musulmano, scrive uno di questi.

Guardate il mio sangue - ha aggiunto ElAwadi -. Non è diverso da quello di un altro. Siamo tutti esseri umani, in fin dei conti. Non importa ciò in cui crediamo e quale sia il nostro nome, siamo tutti esseri umani, alla fin fine.

di Ilaria Betti

14 giugno 2016

FONTE: Huffingtonpost.it
http://www.huffingtonpost.it/2016/06/14/strage-orlando-musulmano-dona-sangue_n_10451776.html?ref=fbpr%C2%A0



La strage perpetrata ad Orlando, negli Stati Uniti, e quella ancor più recente avvenuta a Dacca, in Bangladesh, sono dei veri e propri "colpi al cuore" per tutta l'umanità, che mai forse come ora si sente insicura, sotto il mirino di queste frange terroristiche senza scrupoli o di qualche persona esaltata e totalmente fuorviata. 
Questi avvenimenti non devono tuttavia ingenerare in noi occidentali, odio nei confronti degli stranieri e sopratutto nei confronti dei musulmani, perchè un conto è essere musulmano e un conto è essere un estremista islamico! Il vero musulmano, ovvero colui che segue con coscienza e Amore la propria religione, non ha niente a che vedere con questi terroristi ed, anzi, essi rigettano totalmente questi scempi perpetrati contro il genere umano. Questo io lo dico da Cristiano, ma so bene che i veri musulmani sono persone pacifiche e rispettose della vita e del credo altrui, proprio come quest'uomo 36enne protagonista di questa bella storia e di questo bel messaggio lasciato a beneficio di tutti.
Non commettiamo il terribile, tragico errore di entrare nel vortice dell'odio..... perchè questo è proprio quello che vuole l'Isis o qualsiasi altra frangia terroristica che perpetra queste assurde carneficine. Essi ricercano proprio questo: ingenerare paura e odio nella gente, per creare un terreno "fertile" atto a sviluppare guerre ideologiche tra le popolazioni, che altro non porterebbero che a nuove carneficine, a nuovo spargimento di sangue e a tanto, tanto dolore.

L'odio genera sempre nuovo odio.... così come l'Amore genera sempre altro Amore. Noi stiamo sempre dalla parte dell'Amore, preghiamo per la Pace, sopratutto la Pace dei cuori, e preghiamo perchè queste persone che si prestano ad atti così barbari e disumani possano aprire gli occhi e il cuore, capire i propri errori, cambiare, e tornare sulla retta via. Cambiare è sempre possibile per chiunque, e con l'Amore, la preghiera e l'esempio possono cambiare anche le persone che ci sembrano più crudeli e insensibili. Il nostro compito e quello di essere sempre seminatori di Pace, come il nostro buon Dio, Padre di TUTTI gli uomini ci chiede, e così facendo la Pace scenderà nel cuore delle persone e si espanderà in tutto il mondo.

Marco