venerdì 29 aprile 2016

Alphonse, l’eroe dell’aeroporto di Bruxelles: da solo ha salvato sette persone


È un addetto ai bagagli dello scalo: «Quando ho sentito i boati mi sono precipitato ad aiutare». Sul web decine di messaggi di elogio: «Sei più forte dei terroristi»

Un vero eroe. È riuscito a trarre in salvo sette persone rimaste ferite nell’attentato all’aeroporto di Zaventem a Bruxelles, persone che se lasciate da sole al loro destino non sarebbero state in grado di sopravvivere. Il suo nome è Alphonse Lyoura ed è un addetto ai bagagli dello scalo, le cui gesta eroiche sono state immortalate sui social network e sui principali media internazionali. Le fotografie lo mostrano infatti con indosso la sua uniforme fluorescente macchiata del sangue delle persone che è riuscito a trarre in salvo, e con tanto di commenti di elogio nei suoi confronti.

L’uomo ha raccontato di non essersi scomposto, quasi per nulla, quando ha udito la prima esplosione. Lyoura stava infatti lavorando, come ogni giorno, nella sua area di competenza dello scalo quando è arrivata la prima bomba. Passano solo due minuti e una seconda deflagrazione scuote l’aeroporto. A quel punto è l’inferno: corpi martoriati, gambe mozzate, scene di orrore. Lyoura a quel punto si lancia verso il luogo delle esplosioni. «Ho soccorso sei o sette persone - ha raccontato -, ho visto dei corpi inermi per terra, alcuni ricoperti di sangue e la gente nel panico più totale». Per nulla impaurito, il dipendente-eroe dello scalo si è dato subito da fare, soccorrendo chiunque si trovasse nelle sue vicinanze.

«Un uomo aveva perso entrambe le gambe e accanto a lui c’era un poliziotto con un braccio completamente maciullato», ha proseguito Lyoura ancora scioccato, ricordando inoltre di avere sentito delle urla in arabo prima delle due detonazioni.

Gesta eroiche che hanno avuto una grande eco sui social network, in particolare su Twitter: molti internauti hanno raccontato della sua impresa coraggiosa sottolineando che comportamenti come quello di Lyoura servono a sminuire l’azione dei terroristi. «Alphonse hai appena esposto il loro fallimento. Se uno di noi in maniera disinteressata aiuta gli altri, allora loro non hanno vinto e non potranno mai vincere», ha scritto un utente, mentre un altro ha aggiunto: «I terroristi creano eroi. L’eroe non si preoccupa per la vostra religione, l’eroe è solo un buon essere umano».

23 marzo 2016

FONTE: La Stampa


Sono passati ormai molti giorni dall'attentato terroristico di Bruxelles, ma di certo non si è spento l'eco di quei fatti orribili in cui tanto sangue e tanto terrore è stato sparso a piene mani. Ci tenevo a inserire questo articolo sulle pagine di questo blog, perchè vorrei evidenziare come anche nel nero più nero, nei fatti più brutti e orribili in cui si possa trovare, e di cui si possa immaginare, esiste sempre una Luce, c'è sempre del Bene che alla fine emerge incomparabile e vittorioso. Quella Luce e quel Bene portati, in questo caso, da Alphonse Lyoura, un semplice addetto ai bagagli che non ha pensato un secondo a soccorrere i feriti di questo orribile attentato, incurante anche dei rischi che potevano accorrere alla sua persona. Un Uomo Vero, con tanto coraggio e Veri Valori, una Luce in mezzo a tanta tenebra.
Grazie Alphonse, e grazie a tutti gli uomini come te che rendono migliore il nostro mondo!

Marco

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