Testo tratto dalla lettera che Madre Teresa indirizzò alle migliaia di giovani che arrivarono da tutto il mondo per celebrare insieme con Giovanni Paolo II la Giornata Mondiale della Gioventù il 15 agosto 1991
“Cari giovani, il male più grande di oggi è la mancanza d'amore e di carità, la terribile indifferenza verso i fratelli e sorelle, figli di Dio nostro Padre, che vivono ai margini, preda dello sfruttamento, della corruzione, della povertà, della malattia. Poiché la vita vi si apre davanti, la mia preghiera per voi è che possiate sempre più comprenderne il senso vero.
La vita è un dono meraviglioso di Dio e tutti sono stati creati per amare ed essere amati. Non è un dovere aiutare i poveri materialmente e spiritualmente: è un privilegio, perché Gesù, Dio fatto uomo, ci ha assicurato che "Qualunque cosa farete all'ultimo dei miei fratelli l'avrete fatta a me...". Non permettete che falsi scopi - denaro, potere, piacere - vi rendano schiavi e vi facciano smarrire il senso autentico della vita. Imparate ad amare cercando di conoscere sempre più profondamente Gesù, di credere fermamente in Lui, di ascoltarlo in profonda preghiera e nella meditazione delle sue parole e dei suoi gesti che rivelano perfettamente l'amore e sarete presi dalla corrente dell'amore divino che partecipa agli altri l'amore. Soltanto in Cielo noi vedremo di quanto siamo debitori ai poveri, per averci aiutati ad amare meglio il Signore.
Dio vi benedica”.
Madre Teresa
“Cari giovani, il male più grande di oggi è la mancanza d'amore e di carità, la terribile indifferenza verso i fratelli e sorelle, figli di Dio nostro Padre, che vivono ai margini, preda dello sfruttamento, della corruzione, della povertà, della malattia. Poiché la vita vi si apre davanti, la mia preghiera per voi è che possiate sempre più comprenderne il senso vero.
La vita è un dono meraviglioso di Dio e tutti sono stati creati per amare ed essere amati. Non è un dovere aiutare i poveri materialmente e spiritualmente: è un privilegio, perché Gesù, Dio fatto uomo, ci ha assicurato che "Qualunque cosa farete all'ultimo dei miei fratelli l'avrete fatta a me...". Non permettete che falsi scopi - denaro, potere, piacere - vi rendano schiavi e vi facciano smarrire il senso autentico della vita. Imparate ad amare cercando di conoscere sempre più profondamente Gesù, di credere fermamente in Lui, di ascoltarlo in profonda preghiera e nella meditazione delle sue parole e dei suoi gesti che rivelano perfettamente l'amore e sarete presi dalla corrente dell'amore divino che partecipa agli altri l'amore. Soltanto in Cielo noi vedremo di quanto siamo debitori ai poveri, per averci aiutati ad amare meglio il Signore.
Dio vi benedica”.
Madre Teresa
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