mercoledì 28 marzo 2018

Nonna percorre 24 km al giorno per accompagnare il nipote disabile a scuola


"Finché avrò la forza continuerò a farlo"

Ventiquattro chilometri al giorno è il percorso che una nonna cinese percorre per accompagnare il nipote disabile a scuola. La storia commovente è stata raccontata dal sito PearVideo.

Shi Yuying è la nonna 76enne di Jiang Haowen, il bambino di nove anni soffre di paralisi cerebrale, una condizione permanente che influenza il movimento e la coordinazione e lo rende incapace di camminare. Il piccolo ha bisogno di cure a tempo pieno e l'unica che può assisterlo è la nonna: la madre del bambino, infatti, lo ha lasciato per iniziare una nuova relazione, mentre il padre lavora in un'altra città nel tentativo di sostenere le spese familiari. Molti infatti sono i debiti contratti dalla famiglia per garantire le cure necessarie a Jiang.

L'unica figura accanto al piccolo è la nonna Yuying, grazie a lei e alla sua forza il bambino può coltivare i suoi interessi scolastici. Nonostante l'età avanzata la signora Yuying spinge la sedia a rotelle su strade dissestate percorrendo otto volte al giorno il percorso verso la scuola situata nella provincia di Guangxi.

Ovviamente ad ogni viaggio di andata corrisponde il viaggio di ritorno ma nonostante questo e la fatica giornaliera, la nonna non si ferma cercando la forza nell'amore incondizionato verso il nipote. Che ci sia neve, pioggia o vento poco importa, la nonna non intende smettere: “Fiche avrò la forza continuerò a farlo” dice.
Prima che le autorità le fornissero una sedia a rotelle a luglio, la nonna "eroe" ha usato una bicicletta per accompagnare il nipote, che nonostante la disabilità fisica è un ragazzo sveglio e studioso e amante della matematica.

24 gennaio 2018

FONTE: Huffington Post


E' davvero sorprendente quello che riesce a fare l'essere umano in certe determinate situazioni. E quello che fa questa nonna ultrasettantenne dalla sorprendente vitalità è davvero stupefacente! E anche questo è Amore.  

Marco

giovedì 15 marzo 2018

L'ambulanza dei sogni che realizza i desideri dei malati terminali


Così suor Maria Cristina, 90 anni, ha potuto rivedere la sorella in Austria. Un'idea della Croce Bianca e della Caritas diocesana bolzanina

Tornare nella propria casa d'infanzia, vedere ancora una volta il mare, ammirare il tramonto sulle Dolomiti oppure semplicemente riabbracciare un caro parente. Quando si avvicina la fine della vita, spesso resta un ultimo desiderio, che però a causa della malattia oppure per motivi logistici difficilmente può essere realizzato. In Alto Adige da poco l'Ambulanza dei sogni esaudisce questi desideri dei malati terminali.

Oggi è un grande giorno per suor Maria Cristina. Novanta anni, 60 dei quali passati in monastero, vuole vedere ancora una volta sua sorella, che vive in una casa di riposo a Lienz, in Austria. Uno staff accompagnerà la religiosa durante questo "ultimo" viaggio, che avviene su un'apposita ambulanza con delle ali blu disegnate sulle portiere. Ali come quelle di un buon angelo.


Collaboro come volontaria, perché mi piace aiutare la gente”, racconta Steffy. Suor Theresia, madre superiore del convento di Bolzano, apprezza molto l'iniziativa. “Noi - dice - non saremmo stati in grado a realizzare il sogno della nostra consorella”.

Il progetto "Sogni e vai" è un'iniziativa comune tra l'associazione provinciale di soccorso Croce Bianca e la Caritas diocesana di Bolzano. Entrambe da anni lavorano con persone gravemente malate. Il Servizio Hospice della Caritas accompagnandole nell'ultima fase della loro vita, la Croce Bianca effettuando servizi di trasporto infermi. Da ciò è nata l'idea di coniugare la professionalità e l'esperienza di entrambe le organizzazioni per iniziare insieme questo nuovo progetto.

Responsabile dell'Ambulanza dei sogni è Reinhard Mahlknecht. “Siamo partiti da poche settimane e abbiamo ricevuto già numerose richieste - racconta -, per alcune dobbiamo però attendere la bella stagione per poterle realizzare”. I desideri hanno un filo rosso: il passato con i suoi ricordi e i suoi legami personali. “C'è - spiega Mahlknecht - chi vuole tornare dove è nato e cresciuto, altri vogliono riabbracciare un parente che vive lontano”.

"Sogni e vai" si rivolge a malati di ogni età e il servizio è gratuito. Viene infatti finanziato in gran parte grazie a offerte raccolte da Caritas e Croce Bianca. Un sorriso di suor Maria Cristina svela la sua felicità e dimostra che questa iniziativa è stata davvero una bella idea.

7 febbraio 2018

FONTE: Avvenire.it

martedì 6 marzo 2018

Primari in pensione visitano chi è in difficoltà: l'ambulatorio è gratis


A Borgomanero (Novara) 23 primari in pensione visitano chi è in difficoltà economiche, affiancati da psicologi e infermieri: sono tutti volontari Auser. Visitate oltre mille persone l'anno. I fondi per le apparecchiature arrivano tutti da donatori privati

ROMA - Italiani che rinunciano o rimandano le prestazioni sanitarie per motivi economici: sono 12 milioni secondo un recente studio del Censis, un milione 200 mila in più rispetto all’anno precedente. E spesso a dare una risposta a situazioni di difficoltà interviene il non profit. Accade così a Borgomanero, in provincia di Novara, dove opera ormai da alcuni anni un poliambulatorio totalmente gratuito per chi si trova in difficoltà economiche. L’attesa per una visita è solo di pochi giorni e i fondi per le apparecchiature arrivano tutti da donatori privati. Il poliambulatorio ha mosso i primi passi nel 2010, oggi oltre mille persone vengono visitate in un anno.

Un gruppo di 23 primari oggi in pensione, affiancati da psicologi e infermieri, tutti volontari dell’Auser, visitano gratuitamente anziani, rifugiati, persone che si trovano in difficoltà economica.Persone - sottolinea l'organizzazione - che altrimenti rinuncerebbero a curarsi”.
Sono diciassette le specialità mediche offerte dall’ambulatorio dell’Auser, dalla cardiologia all’ortopedia, dalla pediatria alla medicina interna, neurologia, dermatologia, otorinolaringoiatra. Si praticano anche ecografie ed ecodoppler, Ecg holter.

Nel 2017 è partito inoltre il progetto "ambulatorio odontoiatrico diffuso" che fornisce prestazioni ambulatoriali odontoiatriche a favore di cittadini in difficoltà su segnalazione dei servizi sociali del territorio.

31 gennaio 2018

FONTE: Redattore sociale