La missionaria laica Annalena Tonelli fu uccisa 15 anni fa in uno degli ospedali da lei fondati
«Io impazzisco, perdo la testa per i brandelli di umanità ferita; più sono feriti, più sono maltrattati, disprezzati, senza voce, di nessun conto agli occhi del mondo, più li amo. Questo non è un merito, è una esigenza della mia natura». La vita e la morte di Annalena Tonelli, uccisa quindici anni fa nel Somaliland, sono racchiuse in queste parole. Un grido che interpella l'attuale assopimento delle coscienze nei confronti degli “ultimi” e dei diversi.
Missionaria laica, questa esile donna che indossava la tunica africana e il copricapo delle donne musulmane, per diciassette anni, in Kenia, “fece fiorire il deserto”, condividendo la vita dei nomadi che salvò dal genocidio.
«Io sono nobody, nessuno», diceva. Quel nulla era il suo “tutto in Dio”. Giunta in Africa, depositò ogni privilegio, povera fra i poveri, senza sicurezze, senza istituzioni alle spalle. Sola, fra i somali che le furono amici, quando videro che rischiava la vita per loro. Più volte minacciata di morte, non se ne andò mai, anche quando ebbe la certezza che l'avrebbero uccisa. Accadde il 5 ottobre nel 2003, un colpo di fucile alla testa, nella sua stanzetta francescana, attigua all'ospedale di Borama. Era appena passata di letto in letto per dare la buona notte, con una carezza e una stretta di mano, agli ammalati dell'ultimo ospedale che aveva creato per curare ogni genere di malattia e accogliere bambini ciechi, sordi, disabili. La sua grande scommessa fu la tubercolosi, una delle prime cause di morte. Per debellarla creò un protocollo, riconosciuto dall'Organizzazione mondiale della sanità, che ha salvato milioni di persone.
Tutta la sua esistenza è stata un canto d'amore: «La vita ha senso solo se si ama, nulla ha senso al di fuori dell'amore... allora la nostra vita diventa degna di essere vissuta, diventa bellezza, grazia, benedizione».
Di Mariapia Bonanate
FONTE: Famiglia Cristiana N. 40
7 ottobre 2018
Altro articolo, breve ma molto ben scritto, sulla figura di Annalena Tonelli, a 15 anni dalla sua scomparsa. Lo riporto con molto piacere sulle pagine di questo blog, perchè questa splendida figura di Carità Cristiana, che pure non amava affatto che si parlasse di sè, merita veramente di essere conosciuta e amata.
Marco
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