Il piccolo Filippo di 7 mesi non ha più un donatore. E aspetta un trapianto di midollo osseo
Il piccolo Filippo di 7 mesi che vive a Cusano Milanino, in provincia di Milano è affetto da una malattia rara la lifostiocitosi emofagocitica.
Questa malattia non è curabile con farmaci, ma solamente con un trapianto di midollo osseo, che avrebbe dovuto essere fatto, tra qualche giorno, ma purtroppo non sarà possibile farlo.
La donatrice che era stata precedentemente individuata, non è più disponibile, e come prevede la privacy non si può sapere il motivo, ma le motivazioni potrebbero essere molte.
A questo punto sarà necessario trovare un altro donatore perfettamente compatibile, anche se non sarà facile.
Solo nella regione della Lombardia si erano presentate mille persone per la donazione. Ora bisognerà iniziare di nuovo dall'inizio la ricerca. Il caso è seguito da ADMO Associazione Donatori di Midollo Osseo. E' possibile anche seguire la sua storia sulla pagina di Facebook: "Un dono per Filippo"
21 novembre 2019
FONTE: Amore di mamma
La storia di Gennaro, l’operatore sanitario, tenore, ha fatto il giro della rete arrivando fino in televisione, perchè Gennaro, appassionato di musica e tenore, allieta i suoi pazienti anziani anche a suon di musica
Gennaro Guerra è un operatore socio sanitario, un OSS che lavora presso l’Rsa Padre Annibale di Francia, a Napoli, oltre al suo lavoro, Gennaro ha un’altra grande passione, la musica, infatti è un tenore, e questa sua abilità la utilizza per allietare e alleviare le giornate degli anziani ricoverati presso la casa di riposo.
Così, è cosa normale e risaputa che quando si entra nell’ RSA si può sentire qualcuno che canta brani popolari e neomelodici di musica napoletana, ed è proprio Gennaro che girando per i corridoi e per le sale, si cimenta in qualche canzone per rallegrare e svagare le menti nostalgiche.
Magari si trova a cantare una canzone che ad una paziente ricorda il suo primo amore, o per un altro paziente quella che lo riporta indietro agli amici d’infanzia, e gli anziani lo seguono nella musica, cantando insieme, in allegria e godendosi qualche momento di spensieratezza.
Gennaro racconta:
“La musica, oltre ad essere un antidolorifico è un buon antidoto contro la depressione e la solitudine a cui molto spesso vanno incontro gli anziani ricoverati nelle case di riposo, che si rallegrano e rianimano sulle note delle loro canzoni preferite”. Con "O surdato nnammurato", "Funiculì funicolà", "Reginella", appaiono sorrisi e voglia di cantare o godere della voce del tenore.
il suo obiettivo e la sua passione è poter dare sollievo attraverso la musica e la sua voce agli anziani ricoverati, perchè gli anziani sono una memoria storica, una fonte preziosa per la nostra cultura e sono anche i progenitori della nostra società e dei nostri diritti, per questo donare un sorriso, una risata e una canzone può essere un piccolo gesto di grande importanza.
Gennaro si impegna non solo prestando la sua voce, ma soprattutto entrando in relazione con gli anziani, apprezzandoli e rispetta la loro vita e la loro storia.
Ormai nell’ospedale lo apprezzano tutti ed è talmente amato dei pazienti che spesso medici ed infermieri quando si trovano a curare un paziente difficile, che sia un anziano o un bambino, chiamano lui, che arriva e per tranquillizzarli intona una canzone, appena inizia a cantare "il gioco è fatto" come racconta lo stesso Gennaro
Tutti i pazienti vogliono raccontare la loro esperienza con la musica di Gennaro, c’è chi racconta di essersi rianimato sentendolo cantare, chi dice che “Ogni volta che viene, tiene allegro tutto il reparto”,
mentre una collega commenta il gesto di un‘anziana, che appena il tenore ha iniziato a cantare si è alzata dal letto per ballare:
“Vedi la musica cosa fa? Fa alzare i pazienti dalle sedie”.
Gennaro è divenuto tanto popolare che proprio i suoi pazienti hanno voluto fargli una sorpresa, iscrivendolo lo scorso anno ad Italian’s Got Talent, un talent show di Sky in cui il tenore si è esibito incantando la platea, con indosso la divisa da lavoro, perchè la sua passione per il canto non può prescindere dalla voglia di aiutare e rallegrare i suoi anziani.
15 febbraio 2019
FONTE: Positizie.it
La piccola ha voglia di tornare presto a casa
HANNOVER – In queste ore sta facendo commuovere in tanti la foto della piccola Ginevra, postata dai genitori. La piccola nonostante, le normali, complicazioni post interventi accenna tutta la voglia di ristabilirsi per tornare a casa. Per far si che ciò avvenga i genitori hanno chiesto lanciato un nuovo appello d’aiuto, che siamo certi non resterà inascoltato.
I genitori hanno scritto: “Buongiorno a tutti: Ginevra sta bene… a parte complicazioni post operatorie già preventivate (vista la sede della lesione) che comunque sono sotto monitoraggio 24 ore su 24 dai meravigliosi medici della INI.
Purtroppo sono complicazioni di primaria importanza, a livello endocrinologico, ed i medici… stanno lavorando tanto, affinché la situazione divenga stabile, che di conseguenza possa portare alla tanto attesa dimissione dalla clinica.
Dopo le dimissioni a data ancora da destinarsi per le problematiche sopra citate, dovremo rimanere ancora qui ad Hannover per circa due settimane (su decisione dei medici che seguono Ginevra che trova tale decisione d’accordo anche noi genitori)… ed ovviamente le spese fino ad ora affrontate... subiranno un incremento (alloggio, mangiare, auto, vari controlli giornalieri da fare sempre alla INI, biglietti di ritorno, ecc…).
Quindi fino a che non si raggiungerà una stabilità endocrinologica sicura, dovremo restare qui, per il bene di Ginevra, e per una sua assoluta sicurezza!
La fattura finale da parte dell’amministrazione della clinica INI, sarà di conseguenza maggiorata, e la maggiorazione sarà abbastanza importante!
Vi chiediamo di non demordere dall’aiutarci ancora, e di primaria importanza….. continuate a PREGARE incessantemente!
Ringraziamo tutti di ❤️ come fatto fin ora, e confidiamo sempre nel buon Dio e nella vostra umana compiacenza!!!
Vi abbracciamo forte, ma soprattutto vi manda un 😘 enorme la nostra GUERRIERA Ginevra.
Con incondizionato affetto….
Fabio e Stefania…. genitori di Ginevra.
Se volete ancora aiutarci utilizzate la poste pay mia, papà di Ginevra:
FABIO MAZZEI
Codice iban: IT08J3608105138200773000781
Oppure ricarica Postepay N. 5333171095901605
Inestatato a FABIO MAZZEI
Codice.fisc. MZZFBA78A10F839R
Causale: DONAZIONE PER GINEVRA!!!”
di Giovanna Iazzetta
15 novembre 2019
FONTE: Il Meridiano news
Questo appello si collega direttamente con l'articolo postato qualche giorno fa sulle pagine di questo blog.
La piccola Ginevra ha appena subito un intervento delicatissimo per rimuovere un tumore al cervello, intervento che, grazie a Dio e alla preghiera di tante, tante persone, è andato bene. Ma la bambina ha ancora bisogno dell'aiuto di tutti quanti noi, di tanta preghiera e, se possibile, anche di un aiuto materiale. Chi volesse aiutare materialmente la bambina e la sua famiglia lo può fare donando il proprio contributo alle coordinate sopraindicate.
Come sempre, tante gocce formano l'oceano, e noi possiamo essere quell'oceano di Amore e Solidarietà che possono permettere il completo recupero di questa coraggiosa bambina, tanto desiderosa di poter tornare a casa e di vivere la sua vita.
Un sentito "grazie" di vero cuore a tutti coloro che vorranno aiutarla.
Marco
“Quando ero in sala operatoria mi teneva la mano Gesù, mi ha detto di non avere paura e che tutto andrà bene”. A raccontare la testimonianza di fede di Ginevra Mazzei, la bimba di Melito operata di tumore al cervello ad Hannover, in Germania è il papà, Fabio, attraverso un post apparso in queste ore su Facebook.
Ginevra dopo l’operazione: “Gesù mi teneva la mano”
“Questa mattina ci ha detto una cosa che ci fa essere ancora ottimisti – ha spiegato il papà sul social. – Ha detto a mia moglie e a mia suocera che Gesù le teneva la mano. Voglio condividere con voi questo messaggio dell’Onnipotente, di Gesù nostro Signore”.
Le sue condizioni
Poi, ha aggiornato gli utenti della rete sulle condizioni della piccola: “Le sue condizioni, anche se lentamente migliorano. Ci vuole tempo ma noi aspettiamo con pazienza e abbiamo fede in Cristo. Non posso, come mio solito, ringraziare questi meravigliosi medici e infermieri – ha aggiunto il padre di Ginevra. – L’equipe sta lavorando incessantemente in questa struttura, dove svolgono il loro lavoro con competenza e professionalità. Ovviamente il prof, come sempre, monitora la piccola anche se non è presente e non mi stanco di ringraziarlo di cuore”, ha concluso Fabio, papà della piccola di Melito, su Facebook.
3 novembre 2019
FONTE: Teleclubitalia.it
La musica come cura di anima e corpo. Così Claire Oppert, una famosa violoncellista francese allieta i pazienti ricoverati in ospedale
La musicista Claire Oppert da anni fa visite settimanali all’ospedale Sainte-Perine di Parigi portando con sé il suo violoncello e regala un piccolo concerto ai malati, suona nella sala comune, oppure affianco al letto dei pazienti del reparto di oncologia e di cure palliative, ogni settimana nuovi grandi classici, per alleviare le sofferenze di chi è ricoverato.
I compositori preferiti di Claire sono Franz Schubert e Johann Sebastian Bach, ma ha inserito nel suo repertorio anche Mozart, Brahms, Maghreb e molti altri, a seconda di quello che il suo pubblico, quello dei pazienti, gli chiede di suonare.
Le persone per cui suona solo solitamente malati terminali o persone che stanno vivendo grandi sofferenze, fisiche e psicologiche, e la musica classica aiuta ad alleviare il dolore, trasporta per qualche ora in un’altro mondo, cullati dalle note dei grandi classici, si risolleva l’animo e lo spirito.
Nonostante sia una musicista professionista e stia girando il mondo con il suo strumento, la violoncellista ha un appuntamento fisso con il suo pubblico speciale, ogni venerdì, in ospedale, ormai sia per i pazienti che per il personale medico ed infermieristico, è diventato un appuntamento a cui non si può mancare.
Claire la considera una missione di vita, infatti quando era piccola voleva essere un "medico-musicista" e unire le sua grandi passioni, quella per la musica e quella per curare le persone e fare del bene. Così, pur avendo poi scelto una sola carriere tra la due, ovviamente quella di musicista, non ha mai perso la voglia di fare del bene agli altri attraverso la sua arte, la musica, ed attraverso il potere che questa può esercitare su chi la ascolta, rilassare, tranquillizzare, fare volare lontano con l’immaginazione.
Jean-Marie Gomas, coordinatore del Centro del dolore cronico e di cure palliative racconta:
“Quando i pazienti la vedono entrare, si rilassano. Le domandano di suonare Schubert o Mozart e lei le esegue perfettamente. La sua musica, oramai, è un’arte con funzioni terapeutiche”.
E' stato proprio lui ad essere uno dei principali fautori di questa iniziativa che poi via via è stata seguita ed apprezzata da tutto lo staff medico, che aspetta il Venerdì pomeriggio per ascoltare nei corridoi, tra un paziente e l’altro, risuonare leggiadre le note del suo violoncello.
Una bellissima iniziativa, che unisce la passione per la musica all’amore per gli altri.
Complimenti a questa musicista dal cuore grande!
21 maggio 2019
FONTE: Positizie.it