lunedì 4 novembre 2019

La violoncellista che suona in ospedale per i malati terminali


La musica come cura di anima e corpo. Così Claire Oppert, una famosa violoncellista francese allieta i pazienti ricoverati in ospedale

La musicista Claire Oppert da anni fa visite settimanali all’ospedale Sainte-Perine di Parigi portando con sé il suo violoncello e regala un piccolo concerto ai malati, suona nella sala comune, oppure affianco al letto dei pazienti del reparto di oncologia e di cure palliative, ogni settimana nuovi grandi classici, per alleviare le sofferenze di chi è ricoverato.

I compositori preferiti di Claire sono Franz Schubert e Johann Sebastian Bach, ma ha inserito nel suo repertorio anche Mozart, Brahms, Maghreb e molti altri, a seconda di quello che il suo pubblico, quello dei pazienti, gli chiede di suonare.

Le persone per cui suona solo solitamente malati terminali o persone che stanno vivendo grandi sofferenze, fisiche e psicologiche, e la musica classica aiuta ad alleviare il dolore, trasporta per qualche ora in un’altro mondo, cullati dalle note dei grandi classici, si risolleva l’animo e lo spirito.

Nonostante sia una musicista professionista e stia girando il mondo con il suo strumento, la violoncellista ha un appuntamento fisso con il suo pubblico speciale, ogni venerdì, in ospedale, ormai sia per i pazienti che per il personale medico ed infermieristico, è diventato un appuntamento a cui non si può mancare.


Claire la considera una missione di vita, infatti quando era piccola voleva essere un "medico-musicista" e unire le sua grandi passioni, quella per la musica e quella per curare le persone e fare del bene. Così, pur avendo poi scelto una sola carriere tra la due, ovviamente quella di musicista, non ha mai perso la voglia di fare del bene agli altri attraverso la sua arte, la musica, ed attraverso il potere che questa può esercitare su chi la ascolta, rilassare, tranquillizzare, fare volare lontano con l’immaginazione.

Jean-Marie Gomas, coordinatore del Centro del dolore cronico e di cure palliative racconta:
Quando i pazienti la vedono entrare, si rilassano. Le domandano di suonare Schubert o Mozart e lei le esegue perfettamente. La sua musica, oramai, è un’arte con funzioni terapeutiche”.

E' stato proprio lui ad essere uno dei principali fautori di questa iniziativa che poi via via è stata seguita ed apprezzata da tutto lo staff medico, che aspetta il Venerdì pomeriggio per ascoltare nei corridoi, tra un paziente e l’altro, risuonare leggiadre le note del suo violoncello.

Una bellissima iniziativa, che unisce la passione per la musica all’amore per gli altri.
Complimenti a questa musicista dal cuore grande!

21 maggio 2019

FONTE: Positizie.it

Nessun commento:

Posta un commento