Aveva solo un anno quando la sua patologia stava per portarsela via. Una rara malattia congenita le aveva messo fuori uso il fegato ed era stato necessario un trapianto d'urgenza per rimetterla in sesto: adesso Ashli Taylor di Temple, in Texas, ha 15 anni, sta bene e deve la sua vita alla mamma che le ha donato l'organo e al suo medico. Ma, mentre riesce a ringraziare quotidianamente sua madre per il doppio dono della vita che le ha fatto, non era mai riuscita a dire “grazie” al suo dottore, Robert Goldstein. E così ha scritto una lettera e lui è rimasto talmente sorpreso da volerle fare una sorpresa a scuola: un incontro commovente che ha fatto sciogliere in lacrime tutti i presenti che sono stati toccati da quel momento magico.
Ashli è nata con una cirrosi congenita: a pochi mesi d'età, il 21 giugno 2001, è stata inserita nella lista nazionale per i trapianti in attesa di un fegato nuovo. Ma nei mesi successivi la sua salute si è aggravata a tal punto da mettere in pericolo la sua vita. Era l'11 settembre del 2001 quando la madre di Ashli, Crystal-Pope Taylor, ricevette una telefonata allarmante dall'ospedale: la bimba aveva bisogno di un trapianto immediato di fegato. Gli Stati Uniti, però, avevano appena subito l'attacco terroristico più devastante della storia, l'organo di Ashli si trovava in un altro Stato e, in mancanza di voli, mai sarebbe arrivato in tempo per essere trapiantato. In fretta e furia la mamma è stata sottoposta a tutte le analisi e si è scoperto che era compatibile con la figlia: poche ore dopo erano entrambe nella sala operatoria del Baylor University Medical Center di Dallas. A eseguire il delicato intervento fu Goldstein, che rimosse parte del fegato alla mamma per trapiantarlo nella piccola. Da allora Ashli ha avuto una ripresa sorprendente e, nonostante qualche difficoltà, conduce una vita normale.
Nonostante il passare degli anni, però, non ha mai dimenticato che c'era un uomo che le aveva salvato la vita e che lei non conosceva. E così, quando a settembre il suo insegnante Brad Billeaudeaux ha affidato alla classe un compito di scrittura creativa, lei ha scritto una lettera al dottor Goldstein per dirgli grazie: «Probabilmente non hai idea di chi io sia, ma hai avuto un grande impatto nella mia vita – ha scritto Ashli - So che hai avuto tanti pazienti nel corso degli anni che hanno apprezzato il tuo lavoro. Ma la vita della mia famiglia sarebbe stata totalmente diversa se non ci fossi stato tu».
Dopo aver inviato la lettera, come riporta il Temple Daily Telegram, non ci ha più pensato fino al giorno in cui il dottor Goldstein non ha deciso di fare irruzione nella classe della Temple High School per farle capire quanto avesse apprezzato il suo gesto. «Indovina chi sono? - ha detto l'uomo entrando nell'aula - Sono il tuo chirurgo. Mi hai scritto una lettera ed è stato fantastico». La ragazza è stata sopraffatta dall'emozione, lo ha abbracciato ed è scoppiata in lacrime. «Non me lo aspettavo – ha dichiarato Ashli - Gli sono davvero grata, per tutto. I medici spesso non si ringraziano, ma loro hanno bisogno di sapere quanto il loro lavoro sia apprezzato».
Ashli è nata con una cirrosi congenita: a pochi mesi d'età, il 21 giugno 2001, è stata inserita nella lista nazionale per i trapianti in attesa di un fegato nuovo. Ma nei mesi successivi la sua salute si è aggravata a tal punto da mettere in pericolo la sua vita. Era l'11 settembre del 2001 quando la madre di Ashli, Crystal-Pope Taylor, ricevette una telefonata allarmante dall'ospedale: la bimba aveva bisogno di un trapianto immediato di fegato. Gli Stati Uniti, però, avevano appena subito l'attacco terroristico più devastante della storia, l'organo di Ashli si trovava in un altro Stato e, in mancanza di voli, mai sarebbe arrivato in tempo per essere trapiantato. In fretta e furia la mamma è stata sottoposta a tutte le analisi e si è scoperto che era compatibile con la figlia: poche ore dopo erano entrambe nella sala operatoria del Baylor University Medical Center di Dallas. A eseguire il delicato intervento fu Goldstein, che rimosse parte del fegato alla mamma per trapiantarlo nella piccola. Da allora Ashli ha avuto una ripresa sorprendente e, nonostante qualche difficoltà, conduce una vita normale.
Nonostante il passare degli anni, però, non ha mai dimenticato che c'era un uomo che le aveva salvato la vita e che lei non conosceva. E così, quando a settembre il suo insegnante Brad Billeaudeaux ha affidato alla classe un compito di scrittura creativa, lei ha scritto una lettera al dottor Goldstein per dirgli grazie: «Probabilmente non hai idea di chi io sia, ma hai avuto un grande impatto nella mia vita – ha scritto Ashli - So che hai avuto tanti pazienti nel corso degli anni che hanno apprezzato il tuo lavoro. Ma la vita della mia famiglia sarebbe stata totalmente diversa se non ci fossi stato tu».
Dopo aver inviato la lettera, come riporta il Temple Daily Telegram, non ci ha più pensato fino al giorno in cui il dottor Goldstein non ha deciso di fare irruzione nella classe della Temple High School per farle capire quanto avesse apprezzato il suo gesto. «Indovina chi sono? - ha detto l'uomo entrando nell'aula - Sono il tuo chirurgo. Mi hai scritto una lettera ed è stato fantastico». La ragazza è stata sopraffatta dall'emozione, lo ha abbracciato ed è scoppiata in lacrime. «Non me lo aspettavo – ha dichiarato Ashli - Gli sono davvero grata, per tutto. I medici spesso non si ringraziano, ma loro hanno bisogno di sapere quanto il loro lavoro sia apprezzato».
di Federica Macagnone
2 Dicembre 2015
FONTE: Il Messaggero
Una bimba malata, una madre piena d'Amore, un trapianto, un bravo medico, una lettera di ringraziamento, il medico che le fa una sorpresa e la va a trovare, la commozione di tutti..... C'è proprio tanto in questa bellissima storia, bella perchè semplice, diretta, genuina, contraddistinta da tanti bei gesti che vengono direttamente dal cuore. E cosa sarebbe il mondo senza gesti come questi?
Permettetemi allora di dire "Grazie" a tutti coloro che sanno ringraziare e a tutti coloro che donano di sè stessi per il bene degli altri. Grazie a tutti voi, perchè rendete migliore e più bella la società in cui viviamo! Grazie di cuore!
Marco
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