lunedì 14 settembre 2020

Giò verso l'ultimo intervento ma servono altri 150mila euro


L'appello di mamma Erika: «Un'opportunità, ma c'è la paura di non farcela»
Donazioni dirette o acquistando dolci, biscotti, magliette e infine la raccolta tappi


di Paola Pilotto/Piazzola

Doppia sfida per il piccolo Giò: l'ultimo intervento per consentirgli di correre come gli altri bambini e 150mila euro per poterlo sostenere.
La data del nuovo intervento sarà il 23 marzo, sempre in Florida nella clinica del Dottor Paley, la St Mary's Medical Center di West Palm Beach dove Giovanni è già stato sottoposto in quest'ultimo anno a 3 operazioni. Nelle scorse settimane mamma Erika Molinarolo ha versato la caparra di 10mila dollari per confermare l'operazione chirurgica alla gamba destra di Giò, 3 anni e mezzo, affetto da emimelia tibiale. Mancano dunque 140mila euro per regalargli la normalità di giocare e correre come gli altri.
«L'emozione è grande nell'avere questa grande opportunità per nostro figlio» confessa mamma Erika rinnovando l'appello «ma altrettanta è la paura di non farcela. Sono con il cuore in mano, stretto in una morsa, tante lacrime, quello strascico di dignità che mi resta, e quell'accenno di sorriso che non posso perdere, a chiedere di aiutarci, di rendere possibile questo miracolo. Aiutateci a non perdere questa battaglia».
Niente asilo per Giovanni, quest'anno dove anche l'emergenza sanitaria è un grosso ostacolo per il sogno di raggiungere una normalità. La sua storia ha commosso tutti. Giovanni Piccolo è un bimbo dolcissimo, vivace, con due occhioni scuri che fanno una tenerezza unica. Dopo un primo intervento non riuscito in Liguria, la prospettiva era l'amputazione. Mamma Erika però non ci sta e smuove il mondo per trovare una alternativa dignitosa. Parte la raccolta fondi, vengono organizzati eventi e donazioni che in pochi mesi consentono di arrivare ad un obiettivo enorme: 400mila euro per sostenere 3 interventi in Florida dal luminare dottor Paley. Giò passa un anno oltreoceano assieme alla famiglia, entrando ed uscendo dalla sala operatoria per recuperare l'articolazione del ginocchio e 4 cm di lunghezza. Prima battaglia vinta, ma arriva il Covid che li blocca a Miami. Tornano in Italia a luglio e dopo un mese arriva la data del quarto, probabilmente ultimo intervento dove verrà affettuato l'allungamento, che attualmente ha una discrepanza di 6 cm. Inizia la nuova battaglia. Giò continua costantemente a fare fisioterapia in Italia con il suo paladino Federico Pierpaoli dell'Osteomed da sempre in contatto con i colleghi americani. Nei giorni scorsi la gambina però era dolente: ha dovuto fare i raggi e inviarli a Paley che ora è in Polonia: «Nessun ingranaggio si è spostato», ha assicurato il luminare, ma nel caso il dolore tornasse si devono fare le valigie per Varsavia. «Giovanni non si è più lamentato, speriamo continui così con la fisioterapia fino a marzo». Per aiutare Giovanni, ci sono i biscotti, la pasta, i cioccolatini, le magliette, le caramelle e la raccolta tappi. Oppure versamenti al conto corrente IT14G0760112100001045433644 intestato a Molinarolo Erika con la causale “Diamo il meglio a Giovanni”

Agosto 2020

FONTE: Il mattino di Padova


Il piccolo Giovanni, colpito da emimelia tibiale, necessità dell'aiuto di tutti quanti noi per poter fare quest'ultima, delicatissima operazione, che lo potrà portare a camminare e correre normalmente come tutti i bambini sani del mondo.
Come tante gocce formano l'oceano, ciascuno di noi, con il proprio contributo, può essere quella "goccia d'Amore" che potrà portare il piccolo Giovanni a realizzare questo splendido desiderio.
Per chi volesse conoscere meglio la vicenda del piccolo Giò, c'è la sua pagina Facebook "Diamo il meglio a Giovanni", dove è raccontata la sua storia e dove si può seguire l'evoluzione della sua situazione.

Marco

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