La mobilitazione per il bimbo, unico superstite dell'incidente avvenuto sulla funivia Stresa-Mottarone: una lettera è stata inviata al direttore, Alberto Quagliotto, che ha appoggiato l'iniziativa
Una raccolta fondi per sostenere il piccolo Eitan, l'unico superstite del tragico incidente avvenuto sulla funivia Stresa-Mottarone. E' questa l'iniziativa lanciata e proposta dai detenuti del carcere di Santa Bona, commossi per la terribile vicenda del piccolo, rimasto orfano e si trova attualmente ricoverato in ospedale a Torino. In una lettera, inviata al direttore del carcere, Flavio Quagliotto, gli ospiti della casa circondariale trevigiana hanno messo nero su bianco le motivazioni della missiva che ha subito avuto il placet della direzione. Quagliotto si è già messo in contatto con la Fondazione Scuola Ebraica di Milano che ha lanciato una raccolta fondi per Eitan. L'iniziativa dei carcerati ha avuto subito il plauso della comunità ebraica; l'istituto penitenziario ha già ricevuto gli estremi per la donazione e ora ogni detenuto sceglierà quanto donare attraverso i propri conti correnti.
La lettera
Noi tutti vorremmo unirci alla grande catena umanitaria che si è creata attorno ad Eitan, dalle comunità italiane e israeliane, ai compagni di scuola, agli amici, all'ospedale che lo ha in cura e non per ultimi al personale del pronto intervento che lo ha salvato. Abbiamo attivato una piccola operazione umanitaria raccogliendo dei fondi da destinare ad Eitan: non sono grandi cifre, ognuno ha dato in base alle proprie disponibilità, ma tutti e indistintamente, con il cuore, e grande immenso sentimento d'amore.
29 maggio 2021
FONTE: Treviso Today
Una raccolta fondi per sostenere il piccolo Eitan, l'unico superstite del tragico incidente avvenuto sulla funivia Stresa-Mottarone. E' questa l'iniziativa lanciata e proposta dai detenuti del carcere di Santa Bona, commossi per la terribile vicenda del piccolo, rimasto orfano e si trova attualmente ricoverato in ospedale a Torino. In una lettera, inviata al direttore del carcere, Flavio Quagliotto, gli ospiti della casa circondariale trevigiana hanno messo nero su bianco le motivazioni della missiva che ha subito avuto il placet della direzione. Quagliotto si è già messo in contatto con la Fondazione Scuola Ebraica di Milano che ha lanciato una raccolta fondi per Eitan. L'iniziativa dei carcerati ha avuto subito il plauso della comunità ebraica; l'istituto penitenziario ha già ricevuto gli estremi per la donazione e ora ogni detenuto sceglierà quanto donare attraverso i propri conti correnti.
La lettera
Noi tutti vorremmo unirci alla grande catena umanitaria che si è creata attorno ad Eitan, dalle comunità italiane e israeliane, ai compagni di scuola, agli amici, all'ospedale che lo ha in cura e non per ultimi al personale del pronto intervento che lo ha salvato. Abbiamo attivato una piccola operazione umanitaria raccogliendo dei fondi da destinare ad Eitan: non sono grandi cifre, ognuno ha dato in base alle proprie disponibilità, ma tutti e indistintamente, con il cuore, e grande immenso sentimento d'amore.
29 maggio 2021
FONTE: Treviso Today
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