martedì 2 dicembre 2014

Dopo 17 anni fa la cosa giusta e rimedia ai suoi errori


Non è mai troppo tardi per rimediare ai propri errori
e lo dimostra la storia di un uomo tormentato dal senso di colpa per aver derubato la sua scuola quando aveva solo 12 anni: e così, dopo 17 anni, ha deciso di inviare alla scuola una lettera di scuse e una busta piena di soldi.
E’ successo in California, a Nevada City, dove James Berardi – preside della Grizzly Hill Elementary School – si è visto recapitare una lettera scritta a mano, firmata e accompagnata da 300 dollari. Nella lettera, il mittente spiegava che 17 anni fa, quando frequentava la scuola ed aveva solo 12 anni, aveva rubato dei soldi che dovevano essere destinati ad una gita scolastica o alla festa di fine anno.

Ho fatto irruzione a scuola”, ha scritto l’autore della lettera, di cui non è stato reso noto il nome, “poco prima della fine dell’anno scolastico. Ho rubato il denaro di alcune classi (che lo avevano messo da parte per una gita o per la festa di fine anno) e, dall’ufficio del preside, ho rubato alcuni oggetti che erano stati confiscati. Ho rotto qualche serratura e i telai di alcune finestre. Non so esattamente quant’è costato riparare i danni, né quanti soldi avevo rubato. Secondo i miei calcoli, dovrebbero essere 300 dollari. Ho allegato alla lettera questa cifra per rimediare a ciò che ho fatto, per cercare di risarcire i danni e riparare ai miei errori”.
La bella missiva, infine, si chiudeva con questa frase: “Se, a scuola, lavora ancora qualcuno che si ricorda di questo episodio e ritiene che 300 dollari non siano sufficienti a coprire i danni, non esitate a contattarmi”.

Il preside Berardi ha subito contattato l’ex allievo per ringraziarlo del bellissimo gesto e per comunicargli che i soldi inviati erano più che sufficienti. Ed ha commentato, visibilmente commosso: “Mi auguro che questo gesto gli abbia dato la serenità che stava cercando. Forse l’ha fatto per liberarsi da un grosso peso o dal senso di colpa”.

Secondo gli insegnanti della Grizzly Hill School la lettera vale molto più del denaro che conteneva, perché ha dato agli studenti un’importante lezione di vita. “Questa persona ha fatto una cosa sbagliata”, ha sottolineato Willow De Franco, “E forse si è sentita così male e così in colpa per aver fatto scelte sbagliate, che alla fine ha deciso di rimediare al suo errore”.

di Laura Pavesi

22 luglio 2014

FONTE: Buonenotizie.it



Non è mai troppo tardi per rimediare ai propri errori! Questa vicenda è molto semplice nel suo svolgimento, ma molto significativa, per il gesto, l'atto, il pentimento dell'uomo che sa di aver commesso un errore (fatto peraltro compiuto quando era un ragazzino) e sopratutto la sua voglia di riparare. In questo caso si è trattato di restituire una somma di denaro..... ma il pentimento e l'atto riparatorio si può esplicare in mille modi diversi: la prima e più importante è quella di chiedere semplicemente e con molta umiltà.... "SCUSA".
Riconoscere i propri errori, chiedere perdono, è segno di grande Umiltà..... e chi possiede questa bellissima dote, questa splendidà Virtù, possiede molto, direi persino che possiede TUTTO! Chiedere scusa non significa essere deboli, anzi..... vuol dire essere forti, forti nel capire di essere nel torto, riconoscersi tali nei confronti di chi abbiamo danneggiato (forse la cosa più difficile) e infine, se possibile, voler riparare al torto o ai torti compiuti. Beati, beati coloro che lo fanno! E beati coloro che accettano il perdono della persona pentita...... anch'essi sono Beati.
Chissà in quante parti del mondo avvengono gesti come questi.... e anche di ben più grande portata. Questo è uno, un esempio che è uscito dall'anonimato ed è stato riportato dai giornali..... ma chissà quante volte accadono cose come queste. E meno male dico io..... e peccato, aggiungo, che non succeda sempre. Se l'uomo sapesse sempre chiedere scusa e volesse sempre, tenacemente, voler riparare, per quanto è possibile, agli errori compiuti...... ah, quanto sarebbe migliore il mondo in cui viviamo!
Facciamolo, facciamo sempre.... impariamo a chiedere scusa.

Marco

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