venerdì 3 aprile 2020

Emergenza Coronavirus: gli alpini del Veneto rimettono in piedi 5 ospedali in 5 giorni


Gli alpini compiono un piccolo “miracolo” ripristinando 5 ospedali in 5 giorni, per far fronte all’emergenza. Le strutture ospedaliere in questione sono quelle di Monselice, Bussolengo, Zevio, Valdobbiadene e Isola della Scala.

Quando il territorio ha bisogno, gli alpini rispondono sempre per senso di responsabilità e abnegazione. Anche durante l’emergenza coronavirus non si sono certo risparmiati e hanno compiuto un “piccolo miracolo”.

Stiamo parlando degli alpini della Protezione Civile Ana Veneto che si sono occupati di ripristinare il corretto funzionamento di cinque strutture ospedaliere in ben cinque giorni.

L’INTERVENTO

Gli alpini sono intervenuti sistemando alcuni aspetti strutturali e non solo, delle strutture ospedaliere mal messe. Sono stati necessari lavori di routine come sistemare il corretto funzionamento dei servizi igienici, ascensori, impianti di ossigenazione e condizionamento.

Inoltre sono stati trasportati anche letti da altre strutture che, sanificati e sistemati, ora sono pronti per accogliere altri pazienti che necessitano di cure.

A rendere noto tutto questo è stato Bruno Cosato, un ex imprenditore ora a capo della Protezione Civile Ana di Treviso. Come responsabile ha raccontato degli alpini e del loro spirito collaborativo.

Vista la necessità, infatti, loro non si sono certo risparmiati e si sono adoperati per sopperire a tutte le necessità del territorio, lavorando sempre con determinazione, pazienza e, soprattutto, coraggio.

I RISULTATI

L’intervento in tempi record non ha previsto soste e limiti di orario. Sono serviti solo cinque giorni per rimettere a nuovo strutture, letti e impianti. Il tutto, ovviamente, si è svolto coadiuvando il lavoro dei tecnici come idraulici ed elettricisti.

Chiaramente gli alpini sono stati ligi al dovere. Infatti hanno seguito tutte le disposizioni governative relative all’utilizzo delle precauzioni. Quindi tutti con mascherine e a dovuta distanza di sicurezza.

Grazie agli alpini, ora gli ospedali potranno ospitare altri 740 pazienti e arginare, per quanto possibile, l’emergenza. Regalare un segno di speranza in questo periodo così buio, è possibile, basta solo volerlo.


27 marzo 2020

FONTE: Pane e Circo

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