Maxi lascito di un 80enne al reparto di Oncologia di Piacenza, dove è stata curata la moglie
SONCINO - Il gesto di generosità più puro e genuino possibile: lasciare tutto, senza nemmeno firmarsi, al solo scopo di salvare vite. L’ha fatto un imprenditore 80enne originario del borgo, scomparso da poco, che due anni fa ha inserito nel suo testamento una donazione di ben un milione di euro al reparto di oncologia dell’ospedale di Piacenza, dove la moglie è stata in cura. «Quando ho ricevuto la notizia al telefono mi sono commosso – confida il primario Luigi Cavanna –. E ci tengo a dire, senza nessun tipo di retorica, che questo riconoscimento straordinario è merito del lavoro di squadra di tutti. Non ci sono solo i medici, ma anche gli infermieri e gli operatori socio sanitari, spesso i primi a contatto con i pazienti». La notizia, ovviamente, ha già preso a circolare freneticamente anche nel paese all’ombra della rocca: «È una notizia che ci coglie di sorpresa – commenta a caldo il sindaco Gabriele Gallina –, non sappiamo chi sia e non abbiamo nemmeno certezze che sia proprio originario di Soncino però, se fosse, non mi sorprenderebbe vista la grande generosità dei nostri concittadini».
Il mondo poi, si sa, è piccolo. E Soncino lo è anche di più. Ancora adesso c’è chi cerca di capire come, dove e chi ringraziare. Ma, probabilmente, l’anonimato, che alla fine è un altro bellissimo dono, verrà rispettato fino alla fine.
19 dicembre 2020
FONTE: La Provincia di Cremona
SONCINO - Il gesto di generosità più puro e genuino possibile: lasciare tutto, senza nemmeno firmarsi, al solo scopo di salvare vite. L’ha fatto un imprenditore 80enne originario del borgo, scomparso da poco, che due anni fa ha inserito nel suo testamento una donazione di ben un milione di euro al reparto di oncologia dell’ospedale di Piacenza, dove la moglie è stata in cura. «Quando ho ricevuto la notizia al telefono mi sono commosso – confida il primario Luigi Cavanna –. E ci tengo a dire, senza nessun tipo di retorica, che questo riconoscimento straordinario è merito del lavoro di squadra di tutti. Non ci sono solo i medici, ma anche gli infermieri e gli operatori socio sanitari, spesso i primi a contatto con i pazienti». La notizia, ovviamente, ha già preso a circolare freneticamente anche nel paese all’ombra della rocca: «È una notizia che ci coglie di sorpresa – commenta a caldo il sindaco Gabriele Gallina –, non sappiamo chi sia e non abbiamo nemmeno certezze che sia proprio originario di Soncino però, se fosse, non mi sorprenderebbe vista la grande generosità dei nostri concittadini».
Il mondo poi, si sa, è piccolo. E Soncino lo è anche di più. Ancora adesso c’è chi cerca di capire come, dove e chi ringraziare. Ma, probabilmente, l’anonimato, che alla fine è un altro bellissimo dono, verrà rispettato fino alla fine.
19 dicembre 2020
FONTE: La Provincia di Cremona
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