Il proprietario di alcuni edifici di New York ha rinunciato a chiedere l'affitto di aprile di tutti i suoi inquilini, per sostenerli durante l'emergenza coronavirus. “Gli ho soltanto detto di prendersi cura l'un l'altro, assicurandosi che tutti abbiano cibo in tavola” ha detto.
Ha un nome italiano l'"angelo" di New York che ha sollevato il velo di disperazione che si era posato su circa 80 famiglie della City, dopo che l'emergenza coronavirus ha fatto perdere il lavoro a moltissime persone, così come è successo – purtroppo – anche a molti cittadini italiani.
Mario Salerno, che possiede diversi edifici residenziali (da lui costruiti negli anni '90), ha detto ai suoi inquilini che l'affitto del mese di aprile non era da pagare.
“State al sicuro, aiutate i vostri vicini e lavatevi le mani!” ha scritto sul cartello che ha appeso su tutti gli edifici.
New York è una delle metropoli statunitensi con più affittuari, e molti di loro sopravvivono un mese alla volta, spendendo gran parte dello stipendio in affitti. Il collasso improvviso dell'economia ha lasciato molti newyorkesi letteralmente nella disperazione, dal momento che rischiano di perdere la casa. Anche i proprietari hanno iniziato ad andare nel panico, appena hanno capito che molti affittuari non sarebbero stati in grado di pagare (anche più del 40% di loro).
L'effetto collaterale per gli stessi proprietari è che potrebbero non sapere come pagare le bollette dell'acqua e le varie tasse.
Mr. Salerno ha detto che a lui non interessa, e non calcola neanche la cifra persa ad aprile dai suoi 80 appartamenti. “La mia preoccupazione è la salute di tutti. Gli ho soltanto detto di prendersi cura l'un l'altro, assicurandosi che tutti abbiano cibo in tavola”.
Uno dei suoi inquilini, Mr. Gentile, di 28 anni, ha commentato il gesto ricordando che Salerno è un proprietario davvero particolare, soprattutto rispetto agli standard di New York, dimostrandosi sempre disponibile a risolvere ogni problema. Mr. Gentile è una delle persone che hanno perso il lavoro: faceva l'avvocato per una compagnia di assicurazione, e passava la maggior parte del tempo nei tribunali, finché non sono stati chiusi il 18 marzo.
6 aprile 2020
FONTE: Fatti strani dal mondo
Ha un nome italiano l'"angelo" di New York che ha sollevato il velo di disperazione che si era posato su circa 80 famiglie della City, dopo che l'emergenza coronavirus ha fatto perdere il lavoro a moltissime persone, così come è successo – purtroppo – anche a molti cittadini italiani.
Mario Salerno, che possiede diversi edifici residenziali (da lui costruiti negli anni '90), ha detto ai suoi inquilini che l'affitto del mese di aprile non era da pagare.
“State al sicuro, aiutate i vostri vicini e lavatevi le mani!” ha scritto sul cartello che ha appeso su tutti gli edifici.
New York è una delle metropoli statunitensi con più affittuari, e molti di loro sopravvivono un mese alla volta, spendendo gran parte dello stipendio in affitti. Il collasso improvviso dell'economia ha lasciato molti newyorkesi letteralmente nella disperazione, dal momento che rischiano di perdere la casa. Anche i proprietari hanno iniziato ad andare nel panico, appena hanno capito che molti affittuari non sarebbero stati in grado di pagare (anche più del 40% di loro).
L'effetto collaterale per gli stessi proprietari è che potrebbero non sapere come pagare le bollette dell'acqua e le varie tasse.
Mr. Salerno ha detto che a lui non interessa, e non calcola neanche la cifra persa ad aprile dai suoi 80 appartamenti. “La mia preoccupazione è la salute di tutti. Gli ho soltanto detto di prendersi cura l'un l'altro, assicurandosi che tutti abbiano cibo in tavola”.
Uno dei suoi inquilini, Mr. Gentile, di 28 anni, ha commentato il gesto ricordando che Salerno è un proprietario davvero particolare, soprattutto rispetto agli standard di New York, dimostrandosi sempre disponibile a risolvere ogni problema. Mr. Gentile è una delle persone che hanno perso il lavoro: faceva l'avvocato per una compagnia di assicurazione, e passava la maggior parte del tempo nei tribunali, finché non sono stati chiusi il 18 marzo.
6 aprile 2020
FONTE: Fatti strani dal mondo
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