Da tre anni una onlus di Como pubblica i desideri degli anziani ospiti delle case di riposo per Natale e chi vuole può esaudirli. Con il Covid l'iniziativa si è ampliata: già quasi 6 mila regali consegnati in 228 Rsa in tutta Italia: "La solitudine quest'anno pesa di più"
Silvietto ha 78 anni e ha chiesto una coperta per ritrovare in parte "il calore di mia moglie Maria, che mi manca tanto. La sento al telefono, ma non è la stessa cosa". Roberto, che di anni ne ha 86, desiderava un tagliacapelli personale perché "i parrucchieri in questo periodo non possono entrare nelle Rsa e voglio fare bella figura con i miei parenti quando mi videochiamano". Apollonia, un secolo tondo di vita, sognava invece una bella sorpresa per sentirsi meno sola e ha ricevuto un pacchetto accompagnato dalla videochiamata della 33enne Debora, che è diventata la sua "folletta personale". Giuseppina, 86 anni, scrive: "Nonostante la mia età, sono ancora una tifosa sfegatata del Milan, proprio come mio marito che purtroppo non c'è più. Sarei davvero felice di ricevere la maglia del Milan. Mi piacerebbe poterla indossare e portare fortuna alla mia squadra quando gioca". Detto, fatto: Anna e Salvatore le inviano la maglia con un biglietto di auguri.
Sono solo alcuni dei 5.700 desideri esauditi quest'anno dai Nipoti di Babbo Natale, ovvero gli aderenti al progetto della onlus comasca "Un sorriso in più" che consente di realizzare i sogni degli ospiti delle case di riposo italiane attraverso il sito www.nipotidibabbonatale.it.
"L'iniziativa è nata in Repubblica Ceca e in Italia siamo arrivati alla terza edizione - spiega Laura Bricola di 'Un sorriso in più' - Dimostrare affetto e vicinanza agli anziani è ancora più importante quest'anno a causa dell'emergenza sanitaria. Basti pensare che nel 2019 avevano aderito 90 case di riposo e quest'anno siamo arrivati a 228, sparse in tutta Italia".
Con le Rsa chiuse ai visitatori per evitare i contagi, figli e nipoti sono infatti costretti a stare lontani dai loro cari. Una condizione particolarmente difficile da sopportare durante il periodo delle feste natalizie ormai imminente. Così gli operatori delle case di riposo hanno trovato modalità alternative per far sì che gli ospiti non si sentano isolati: c'è chi ha scelto di pubblicare i loro desideri sul sito dei Nipoti di Babbo Natale e chi ha pensato di collocare una speciale cassetta della posta sul cancello della struttura, come è successo alla Rsa "La Risaia" di Marcignago (nel Pavese). "Chiunque può lasciare un messaggio, un pensiero, un disegno o una poesia per i nostri anziani - racconta Ilaria Cipolla, una delle educatrici - Questo sarà un Natale diverso e forse un po' malinconico, ma noi speriamo che questa idea contribuisca a far entrare qui un'ondata di affetto da parte di chi per forza di cose deve rimanere all'esterno".
Proprio a chi lavora nelle case di riposo va il pensiero di Laura Bricola: "In questo periodo così difficile, garantire le consegne dei regali agli anziani ha richiesto un impegno maggiore rispetto agli altri anni, ma gli operatori delle Rsa non si sono tirati indietro - sottolinea - Per questo è bello che tanti dei Nipoti di Babbo Natale abbiano scritto messaggi per loro, ringraziandoli per tutto quello che stanno facendo".
Esaudire il desiderio di qualcuno fa stare bene chi fa il dono almeno quanto chi lo riceve: "Specie quest'anno. Tanti degli aderenti alla nostra iniziativa sono ragazzi giovani che ci scoprono sui social - conclude Bricola - Alcuni hanno perso i nonni negli ultimi mesi a causa del Covid e ci hanno detto che per loro il più grande regalo è stato sentirsi ancora una volta nipoti, impacchettando i regali per i nonni acquisiti trovati sul nostro sito. Mi hanno fatto commuovere".
di Lucia Landoni
Silvietto ha 78 anni e ha chiesto una coperta per ritrovare in parte "il calore di mia moglie Maria, che mi manca tanto. La sento al telefono, ma non è la stessa cosa". Roberto, che di anni ne ha 86, desiderava un tagliacapelli personale perché "i parrucchieri in questo periodo non possono entrare nelle Rsa e voglio fare bella figura con i miei parenti quando mi videochiamano". Apollonia, un secolo tondo di vita, sognava invece una bella sorpresa per sentirsi meno sola e ha ricevuto un pacchetto accompagnato dalla videochiamata della 33enne Debora, che è diventata la sua "folletta personale". Giuseppina, 86 anni, scrive: "Nonostante la mia età, sono ancora una tifosa sfegatata del Milan, proprio come mio marito che purtroppo non c'è più. Sarei davvero felice di ricevere la maglia del Milan. Mi piacerebbe poterla indossare e portare fortuna alla mia squadra quando gioca". Detto, fatto: Anna e Salvatore le inviano la maglia con un biglietto di auguri.
Sono solo alcuni dei 5.700 desideri esauditi quest'anno dai Nipoti di Babbo Natale, ovvero gli aderenti al progetto della onlus comasca "Un sorriso in più" che consente di realizzare i sogni degli ospiti delle case di riposo italiane attraverso il sito www.nipotidibabbonatale.it.
"L'iniziativa è nata in Repubblica Ceca e in Italia siamo arrivati alla terza edizione - spiega Laura Bricola di 'Un sorriso in più' - Dimostrare affetto e vicinanza agli anziani è ancora più importante quest'anno a causa dell'emergenza sanitaria. Basti pensare che nel 2019 avevano aderito 90 case di riposo e quest'anno siamo arrivati a 228, sparse in tutta Italia".
Con le Rsa chiuse ai visitatori per evitare i contagi, figli e nipoti sono infatti costretti a stare lontani dai loro cari. Una condizione particolarmente difficile da sopportare durante il periodo delle feste natalizie ormai imminente. Così gli operatori delle case di riposo hanno trovato modalità alternative per far sì che gli ospiti non si sentano isolati: c'è chi ha scelto di pubblicare i loro desideri sul sito dei Nipoti di Babbo Natale e chi ha pensato di collocare una speciale cassetta della posta sul cancello della struttura, come è successo alla Rsa "La Risaia" di Marcignago (nel Pavese). "Chiunque può lasciare un messaggio, un pensiero, un disegno o una poesia per i nostri anziani - racconta Ilaria Cipolla, una delle educatrici - Questo sarà un Natale diverso e forse un po' malinconico, ma noi speriamo che questa idea contribuisca a far entrare qui un'ondata di affetto da parte di chi per forza di cose deve rimanere all'esterno".
Proprio a chi lavora nelle case di riposo va il pensiero di Laura Bricola: "In questo periodo così difficile, garantire le consegne dei regali agli anziani ha richiesto un impegno maggiore rispetto agli altri anni, ma gli operatori delle Rsa non si sono tirati indietro - sottolinea - Per questo è bello che tanti dei Nipoti di Babbo Natale abbiano scritto messaggi per loro, ringraziandoli per tutto quello che stanno facendo".
Esaudire il desiderio di qualcuno fa stare bene chi fa il dono almeno quanto chi lo riceve: "Specie quest'anno. Tanti degli aderenti alla nostra iniziativa sono ragazzi giovani che ci scoprono sui social - conclude Bricola - Alcuni hanno perso i nonni negli ultimi mesi a causa del Covid e ci hanno detto che per loro il più grande regalo è stato sentirsi ancora una volta nipoti, impacchettando i regali per i nonni acquisiti trovati sul nostro sito. Mi hanno fatto commuovere".
di Lucia Landoni
22 dicembre 2020
FONTE: la Repubblica
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